L'intelligenza artificiale 

al servizio delle aziende

UniSolutions è una software house, una start-up innovativa tecnologica, che si è affermata in Italia grazie alla diffusione di una suite brevettata, integrata con l'intelligenza artificiale, chiamata Uni.


Uni è un assistente virtuale capace di incrociare milioni di dati online, per rintracciare chi sta cercando un certo prodotto o servizio.

Un software in grado di portare nuovi clienti ad aziende, professionisti, esercizi commerciali, creando autonomamente un brand e posizionandolo sul web.


UniSolutions progetta e realizza software per le aziende, facendo innovazione tecnologica, ma anche sociale e ambientale.

Per saperne di più
11 giugno 2025
Con oltre 1.000 speaker provenienti da più di 90 paesi , il WMF 2025 ha saputo combinare con efficacia alta formazione e intrattenimento di qualità, ispirazione tech e occasioni concrete di business. Dal 4 al 6 giugno, BolognaFiere ha ospitato l’edizione 2025 di We Make Future , il Festival Internazionale sull’Innovazione Tecnologica e Digitale che, anno dopo anno, si conferma come uno degli appuntamenti più rilevanti a livello europeo. UniSolutions non poteva mancare. Il co-fondatore e CEO Ferdinando Bova ha, infatti, colto l’occasione per consolidare il posizionamento dell’azienda nel panorama italiano dell’innovazione e, soprattutto, per stringere nuovi rapporti con dirigenti e stakeholder europei dell’Information Technology. Obiettivo? Continuare lo sviluppo di UNI , il software progettato da UniSolutions, che sta rivoluzionando il modo in cui le aziende italiane si presentano online, sfruttando appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale. Un evento sempre più globale Nei padiglioni di BolognaFiere si sono alternati talk, workshop e panel dedicati a temi cruciali: intelligenza artificiale, sicurezza informatica, sostenibilità, transizione energetica, smart cities, blockchain, open innovation, digitalizzazione della pubblica amministrazione. Tra le novità più apprezzate dal pubblico, la fusione sempre più profonda tra tecnologia e arte . Il Music Fest interno alla kermesse ha proposto performance musicali, artistiche e anche robotiche, confermando la direzione del Festival verso un’esperienza “phygital” , dove il digitale diventa linguaggio espressivo e culturale. AI protagonista assoluta Il tema dominante è stato, come prevedibile, l’intelligenza artificiale. Non solo nei suoi aspetti tecnici o di applicazione industriale, ma soprattutto nel suo rapporto con l’etica, la società, il lavoro e la creatività umana. È in questa direzione che si colloca il lancio di Rethic.AI , una rete italiana per la promozione di un’intelligenza artificiale etica e responsabile . Un messaggio chiaro: innovazione sì, ma con consapevolezza. Per aziende come UniSolutions, questo contesto rappresenta uno stimolo ideale. Il software UNI nasce proprio per coniugare potenza analitica e trasparenza: offre uno strumento adatto a supportare le decisioni, non a sostituirle, portando alla massima efficienza la gestione e l'analisi dei dati online, e rendendo l'AI disponibile alle aziende italiane, a partire dalle PMI. Networking internazionale e visione strategica Il WMF si è confermato anche come hub internazionale per il business : sessioni B2B, pitch competition e momenti informali di confronto hanno permesso a professionisti, startup e grandi aziende di conoscersi, dialogare, costruire ponti. Non a caso, è stata annunciata ufficialmente la prossima edizione internazionale: WMF Riyadh , prevista per dicembre 2026, ulteriore dimostrazione della spinta globale del progetto. Ferdinando Bova ha incontrato dirigenti di importanti realtà IT europee , per esplorare potenziali collaborazioni tecnologiche, soprattutto sul piano della scalabilità algoritmica, l’integrazione dati e l’interoperabilità tra sistemi. Oltre il festival “Il WMF è un catalizzatore di connessioni strategiche e valore sociale” , ha dichiarato Cosmano Lombardo , CEO di Search On Media Group , l’organizzazione dietro al Festival. “La vera forza di questo evento è la capacità di mettere insieme tecnologia, persone e futuro, con una prospettiva sistemica.” Tornando da Bologna, UniSolutions riparte proprio da qui. Le collaborazioni internazionali avviate, le idee emerse durante i panel, i feedback raccolti dagli esperti e i contatti stretti durante gli incontri informali, sono già entrati a far parte della roadmap operativa per lo sviluppo di UNI . Il percorso è tracciato. Ora tocca a noi continuare a costruirlo, insieme.
21 luglio 2025
Nel nuovo marketing non basta "esserci": bisogna "esserci bene". Il futuro sta nell'integrazione tra marketing e tecnologia, senza mai perdere di vista l'importanza del rapporto umano.
3 luglio 2025
Mentre l’ intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando la produttività e i modelli di business delle economie più avanzate, molte imprese italiane rischiano di restare ferme ai blocchi di partenza. Secondo l’ultimo rapporto di Confindustria, pubblicato nel giugno 2025, solo l’8,2% delle aziende italiane con più di dieci addetti utilizza tecnologie basate su AI. Un dato in crescita rispetto al 5% del 2023, ma ancora lontano dai livelli europei e globali. Basti pensare che la media europea supera il 15% , con punte superiori al 20% in Paesi come Germania, Francia e i paesi scandinavi. Perché l’AI è così importante per le PMI? Studi McKinsey dimostrano che l’adozione strategica dell’intelligenza artificiale può incrementare la produttività aziendale fino al 40% e ridurre i costi operativi fino al 20% . Inoltre le imprese che hanno già implementato software di AI o strumenti di machine learning hanno registrato una crescita dei ricavi superiore del 50% rispetto ai competitor che non hanno investito in questa tecnologia. L’AI consente infatti di: - Automatizzare processi ripetitivi , liberando risorse umane per attività a maggior valore aggiunto; - Migliorare l’analisi predittiva , ottimizzando supply chain, vendite, produzione e marketing; - Personalizzare l’offerta , anticipando le esigenze del cliente e aumentando la fidelizzazione; - Prevenire guasti o criticità produttive , grazie al monitoraggio costante dei dati; - Aumentare la competitività , riducendo tempi e costi di produzione e servizio. Un’Italia ancora indietro Il ritardo italiano è dovuto a fattori strutturali e culturali . Le PMI, che costituiscono oltre il 95% del tessuto produttivo, spesso non dispongono di risorse adeguate o di una governance digitale. Inoltre, la diffidenza verso tecnologie complesse , i timori legati alla cybersecurity e la scarsa conoscenza delle applicazioni pratiche dell’AI, frenano la sperimentazione. Il rapporto di Confindustria evidenzia come la carenza di competenze tecniche interne sia uno degli ostacoli principali. Eppure l’intelligenza artificiale non è un futuro lontano: è uno strumento concreto già oggi integrabile nei processi aziendali attraverso software di facile implementazione , CRM evoluti, sistemi di analisi predittiva e piattaforme per la gestione intelligente dei dati. I settori più attivi (e quelli più indietro) Nel 2024, i comparti più avanzati in Italia sono risultati: - Telecomunicazioni (27,6% di aziende che utilizzano AI) - Fabbricazione di apparecchiature elettroniche (15,7%) - Marketing , logistica e controllo qualità nelle aziende manifatturiere , seppure con applicazioni ancora parziali. All’opposto, settori chiave per l’economia italiana, come la moda e il tessile, registrano una penetrazione dell’AI inferiore al 5%, nonostante il potenziale di ottimizzazione dei processi produttivi, creativi e distributivi. Il potenziale per la crescita delle PMI I dati OECD e Deloitte confermano che le imprese europee che hanno adottato l’AI come leva strategica hanno visto: +50% di velocità di go-to-market di nuovi prodotti +30% di produttività del personale +40% di ritorno sugli investimenti digitali in meno di 12 mesi Numeri che non sono riservati solo alle grandi aziende, ma anche alle PMI che implementano soluzioni proporzionate alle proprie dimensioni, dalla customer intelligence alla gestione automatizzata dei flussi di lavoro. Come colmare il divario? Per far sì che l’AI diventi un fattore importante della competitività italiana servono tre azioni chiave: - Investire nella formazione interna , creando cultura digitale e competenze trasversali. - Affidarsi a partner tecnologici qualificati , capaci di progettare soluzioni personalizzate e scalabili. - Superare la paura dell’innovazione , sperimentando step graduali di integrazione dell’AI nei processi aziendali. L’intelligenza artificiale non è più un’opzione ma una scelta strategica imprescindibile per restare competitivi in un mercato globale in costante evoluzione. Chi saprà investire oggi in questa tecnologia, integrandola in modo efficace nei propri processi, potrà costruire un vantaggio competitivo duraturo, garantendo crescita, solidità e innovazione alla propria impresa.
23 maggio 2025
Da anni, ormai, il marketing digitale non è più un'opzione: è il cuore della strategia di ogni azienda competitiva. In un contesto dove tecnologia, dati e customer experience si intrecciano, aggiornarsi con letture concrete e ben strutturate è fondamentale. Abbiamo selezionato cinque libri recenti che offrono una visione chiara, strategica e operativa sul marketing digitale aziendale. Che tu sia un marketing manager, un imprenditore o un consulente , troverai spunti utili per costruire strategie efficaci, misurabili e sostenibili. Senza mai dimenticare che siamo nell' era dell'intelligenza artificiale : da qui bisogna partire (o ripartire) per impostare un serio lavoro di posizionamento del brand sul web. Digital Marketing Integrato di Francesco De Nobili (edizioni Hoepli) Un manuale completo che affronta tutti i pilastri del marketing digitale moderno: SEO, SEM, social media, email marketing, content strategy, dati e analytics . La forza del libro è nell’approccio “integrato”: ogni canale viene trattato non come isola, ma come parte di un ecosistema. Adatto a chi vuole una panoramica concreta ma ragionata, utile sia per chi inizia sia per chi vuole fare ordine nelle proprie attività digitali. Convergent Marketing. Intelligenza Artificiale, automation e contenuti mobili di Antonio Perfido (edizioni FrancoAngeli) Antonio Perfido propone un modello innovativo per costruire esperienze utente personalizzate, attraverso l’integrazione tra AI, automazione e contenuti progettati per i dispositivi mobili. Non è solo teoria: il libro guida nella definizione di funnel di nuova generazione, dove tecnologia e storytelling lavorano insieme per aumentare l’engagement e la conversione. Un testo avanzato, pensato per chi vuole evolvere il proprio approccio al digitale. Professione Marketing Manager di Giorgio Soffiato (edizioni Hoepli) Pensato per chi lavora già in azienda o coordina team marketing, questo libro è una bussola operativa. Analizza competenze, strumenti e metodologie utili per guidare le attività digitali con visione e concretezza. Particolarmente interessante l’approccio manageriale alla gestione delle risorse , all’allocazione del budget e alla misurazione dei risultati. Ottimo per chi si trova tra la strategia e l’operatività quotidiana. Digital Marketing Strategy di Matteo Cantamesse e Giovanna Ferrero (edizioni Pearson) Un libro chiaro e ben strutturato che accompagna il lettore nella costruzione di una strategia digitale efficace , dalla segmentazione del pubblico alla definizione degli obiettivi, fino all’analisi dei dati. È perfetto per chi vuole approcciare il marketing digitale con metodo e visione strategica, partendo da una base solida ma operativa. Include esempi, schemi e domande utili per impostare il proprio piano marketing. Inside Digital Marketing di Claudio Venezia Un testo diretto e concreto, perfetto per chi ha bisogno di una guida operativa per orientarsi tra campagne pubblicitarie online, social media, contenuti e KPI . Claudio Venezia punta sulla praticità: ogni sezione è pensata per essere immediatamente applicabile. È una lettura utile per chi lavora a stretto contatto con agenzie, strumenti e risultati da portare a casa.
16 maggio 2025
Un tempo, la pubblicità si muoveva in una sola direzione: dall’azienda all’aspirante cliente. Si pescava nel mucchio , cercando di suscitare desideri o creare bisogni, contando sulla passività dell’utente medio. Le aziende comunicavano attraverso cartelloni, spot televisivi e inserzioni sui giornali, sperando di catturare l'attenzione di un pubblico facilmente suggestionabile. Oggi questo modello è quasi definitivamente superato. Il consumatore moderno è proattivo, informato e selettivo . Cerca attivamente prodotti e servizi, confronta offerte e si affida a recensioni online. In questo contesto, le aziende devono essere presenti nel momento e nel luogo giusto, offrendo contenuti pertinenti e personalizzati. L'intelligenza artificiale come alleato strategico L'intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il marketing digitale . Grazie all'AI, è possibile: Analizzare grandi volumi di dati per comprendere comportamenti e preferenze dei consumatori. Automatizzare la creazione di contenuti testuali e visivi, rendendoli coerenti con l'identità del brand. Personalizzare l'esperienza utente in tempo reale , aumentando l'engagement e la conversione. Ottimizzare campagne pubblicitarie attraverso l'analisi predittiva e l'adattamento continuo delle strategie. Secondo l' Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, nel 2024 il mercato dell'AI in Italia ha raggiunto 1,2 miliardi di euro, con una crescita del 58% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, solo il 7% delle piccole imprese e il 15% delle medie imprese italiane hanno avviato progetti legati all'AI, evidenziando un ritardo nell'adozione di queste tecnologie . Le sfide per le PMI italiane Le piccole e medie imprese (PMI) rappresentano il cuore del tessuto economico italiano, ma spesso affrontano ostacoli nell'adozione dell'AI , tra cui: Limitate risorse finanziarie per investimenti tecnologici. Mancanza di competenze interne per implementare e gestire soluzioni AI. Resistenza al cambiamento e preferenza per metodi tradizionali. Nonostante ciò, l'adozione dell'AI offre opportunità sempre più significative. Ad esempio, il 25% delle aziende che utilizzano l'AI ha riscontrato un aumento della produttività , mentre il 20% ha migliorato l'esperienza del cliente . Verso un marketing più efficace e personalizzato L'AI consente alle aziende di: Segmentare il pubblico in modo più preciso, creando campagne mirate. Anticipare le esigenze dei clienti , offrendo soluzioni proattive. Ridurre i costi operativi , automatizzando processi ripetitivi. Inoltre, strumenti di AI generativa , come i chatbot avanzati, migliorano l'interazione con i clienti, fornendo risposte immediate e personalizzate. L'AI non è più solo un opzione Il marketing digitale, potenziato dall'intelligenza artificiale, non è più un'opzione, ma una necessità per le aziende che desiderano rimanere competitive. Le PMI italiane devono superare le barriere all'adozione dell'AI, investendo in formazione e infrastrutture adeguate, dotandosi di software e applicativi in grado di sfruttare le potenzialità dell'intelligenza artificiale. Solo così potranno sfruttare appieno le possibilità infinite di queste tecnologie, offrendo esperienze personalizzate ai clienti e costruendo relazioni durature.
6 maggio 2025
C’è una domanda che da mesi circola con insistenza tra imprenditori, manager e professionisti: l’ intelligenza artificiale distruggerà posti di lavoro o ne creerà di nuovi? La verità – come spesso accade in economia e tecnologia – non è bianca o nera, ma è un complesso intreccio di scenari in continua evoluzione. Senza dubbio, l’AI sta ridisegnando il mondo del lavoro. Automatizzando attività ripetitive , velocizzando processi , riorganizzando filiere produttive e decisionali . Alcuni settori, come quello amministrativo, logistico o customer care, stanno già vivendo una fase di “ristrutturazione tecnologica” . In altri, come la programmazione, il marketing e la produzione creativa, l’AI sta diventando un amplificatore del potenziale umano , più che un sostituto. Ne abbiamo già parlato in questo blog, e continueremo a farlo, senza mai dimenticare il punto di vista dei lavoratori , i più esposti a queste trasformazioni. Secondo un'indagine di Randstad Research , circa 10 milioni di lavoratori italiani sono altamente esposti agli effetti dell'AI, con impatti significativi su tutte le professioni, da quelle poco qualificate a quelle altamente specializzate. Questa esposizione genera comprensibili timori riguardo la certezza dell'impiego e la necessità di acquisire nuove competenze per rimanere competitivi nel mercato del lavoro. Ma proprio qui si apre una possibilità: se affrontata con formazione continua , apertura al cambiamento e politiche di welfare adattive , l'intelligenza artificiale può accompagnarci verso un nuovo equilibrio, in cui si lavori meno, meglio e in modo più intelligente . Secondo l’economista Erik Brynjolfsson (Stanford University), « le tecnologie che aumentano la produttività dell’uomo, come l’intelligenza artificiale, possono condurre a una crescita dell’occupazione, se accompagnate da formazione e visione strategica». Anche secondo Fei-Fei Li , tra le voci più autorevoli del settore, «il punto non è sostituire le persone, ma farle lavorare meglio». Il punto cruciale sarà la capacità di adattamento . Le professioni cambieranno, ma non scompariranno. Cresceranno nuove figure ibride, capaci di lavorare con gli algoritmi, interpretarli e guidarli. Pensiamo, ad esempio, al prompt designer , al data ethicist , allo specialista AI per PMI : ruoli che dieci anni fa non esistevano e oggi sono sempre più richiesti. In questo scenario, il marketing è tra i primi settori dove l’intelligenza artificiale si sta rivelando indispensabile. Analisi predittiva, creazione automatizzata di contenuti, segmentazione avanzata, personalizzazione in tempo reale : nessuna azienda che voglia competere online può oggi permettersi di ignorare questi strumenti. Come sintetizza bene Kai-Fu Lee , pioniere dell’AI in Asia: « Non è l’intelligenza artificiale a minacciare il tuo lavoro. È chi la sa usare meglio di te». Siamo all'inizio di una svolta epocale, che, come ogni rivoluzione tecnologica, porterà sfide, ma anche opportunità. Sta a noi scegliere come cavalcarle .
23 aprile 2025
Leggere per sapere. Leggere per agire (consapevolmente). L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando radicalmente il mondo in generale e quello del lavoro in particolare, dal marketing alla gestione dei dati, dalla medicina all’industria creativa. Se lavori in un'azienda, se sei un libero professionista o semplicemente ti stai chiedendo come affrontare questa rivoluzione, una buona lettura può aprirti la strada. Ecco una selezione di libri – cinque recenti e due classici – che ti aiutano a comprendere l’AI da diverse prospettive: tecnologica, etica, strategica. Leggerli non ti trasformerà in uno sviluppatore, ma ti darà alcuni strumenti per comprendere meglio l’impatto dell’AI sul lavoro, sulle decisioni aziendali e sulla società. Soprattutto ti aiuterà a fare scelte più efficaci e informate, oggi che l’AI non è più un’opzione, ma una realtà da vivere e capire fino in fondo. ________________________________________ 1. Sovrumano. Oltre i limiti della nostra intelligenza – Nello Cristianini (Il Mulino, 2023) Un libro accessibile ma ricco di contenuti che esplora il confine tra intelligenza umana e artificiale. Cristianini spiega come i sistemi intelligenti apprendono, decidono e influenzano la nostra vita. Una lettura perfetta per chi vuole capire non solo il come, ma anche il perché del crescente potere dell’AI. ________________________________________ 2. Geopolitica dell’intelligenza artificiale – Alessandro Aresu (Feltrinelli, 2024) Questo libro si rivolge a chi guarda all’AI con occhio strategico. Aresu affronta il tema della corsa globale alla supremazia tecnologica, mostrando come AI e potere siano oggi due facce della stessa medaglia. Utile per imprenditori e manager che vogliono inquadrare il contesto competitivo internazionale. ________________________________________ 3. L’onda che verrà. Intelligenza artificiale e potere nel XXI secolo – Mustafa Suleyman (Mondadori, 2024) Co-fondatore di DeepMind, Suleyman offre un’analisi lucida e concreta sul futuro dell’AI. Il suo punto di vista è interno all’industria: parla di opportunità, ma anche di rischi concreti legati a privacy, disoccupazione e concentrazione di potere. Illuminante per chi lavora con l’AI ogni giorno. ________________________________________ 4. Etica dell’intelligenza artificiale. Sviluppi, opportunità, sfide – Luciano Floridi (Raffaello Cortina, 2024) Floridi è uno dei massimi esperti mondiali sull’etica dell’AI. Il suo approccio è pragmatico e filosofico allo stesso tempo, perfetto per chi vuole portare innovazione tecnologica in azienda in modo responsabile. Ideale per chi si occupa di governance, compliance o impatto sociale. ________________________________________ 5. Human in the loop. Decisioni umane e intelligenze artificiali – Paolo Benanti (San Paolo, 2023) Un libro che parte da una domanda cruciale: qual è il ruolo dell’uomo nell’era dell’AI? Benanti propone il modello “human-in-the-loop”, che integra l’automazione senza perdere il controllo umano. Ottimo per chi usa l’AI nei processi decisionali, tra marketing, HR e gestione aziendale. ________________________________________ 6. Intelligenza artificiale. Un approccio moderno – Stuart Russell & Peter Norvig (Pearson, 2021) Un manuale tecnico ma leggibile anche dai non specialisti con un po’ di curiosità. È il punto di riferimento mondiale per chi vuole comprendere davvero come funziona l’AI: algoritmi, modelli, limiti. Se hai tempo e voglia di approfondire, è il testo da tenere sulla scrivania. ________________________________________ 7. La società della mente – Marvin Minsky (Adelphi, 1994) Un classico visionario. Minsky, pioniere dell’intelligenza artificiale, propone una visione quasi poetica della mente come rete di agenti. Non è un manuale tecnico, ma un viaggio affascinante che aiuta a vedere l’AI come parte di una riflessione più ampia sull’intelligenza stessa.
UniSolutions sostiene Fondazione Veronesi